LOVE LIES BLEEDING di Rose Glass, 2024

Lou, ragazza ribelle e anticonformista, gestisce per conto del padre, trafficante d’armi, una palestra frequentata da bodybuilder fanatici del proprio corpo. Un giorno si presenta, per allenarsi, la giovane e bella Jackie con il sogno di esibirsi a Las Vegas in un concorso di culturismo femminile. Già da subito tra le due scatta una profonda intesa, ma per salvaguardare a tutti i costi il loro amore cadranno in una trappola di violenza e morte…

 

Questo film della regista britannica Rose Glass è stato presentato al Sundance Festival negli USA e successivamente a Berlino, fuori concorso nella Sezione Berlinale Special dove ha riscosso ampi consensi. Certamente è rivolto a un pubblico d’élite, sia per gli argomenti trattati che per i contenuti altamente violenti. Oramai siamo più che abituati alle scene di sesso esplicito tra due persone dello stesso sesso e tutto rientra nella normalità. Qui quello che colpisce è come l’amore, in ogni sfumatura venga concepito, sovrasti ogni cosa e come, pur di salvaguardarlo, si sia disposti a subire violenza e a fare violenza. Quando tra le due ragazze nasce questa forte attrazione fisica, Lou (Kristen Stewart) non immagina assolutamente quanto la sua compagna Jackie (Kate O’Brien), oramai perdutamente dipendente da steroidi, possa essere feroce e rissosa. Entrambe saranno pian piano coinvolte nei traffici illeciti del padre di Lou (Ed Harris), in un vortice di efferati omicidi dove loro stesse dovranno pagare a caro prezzo una possibile via di scampo. Se nella prima parte del film si riusciva in qualche modo a seguire con un certo interesse la storia descritta a tinte più che noir, nella seconda parte invece si rimane un poco sorpresi dal ricorso a scene fantasy che in qualche modo rendono il tutto meno apprezzabile. Certamente una caduta di stile da parte della regista che ha voluto mettere troppa carne al fuoco mescolando una serie di generi non sempre in accordo tra di loro. Un lavoro quindi non perfettamente riuscito e fruibile solo in parte. Tutto appare eccessivo, dai muscoli di Jackie alle situazioni proposte, tutte in buona parte prevedibili come la sua rabbia repressa per un’infanzia poco felice. Con una buona sforbiciata di scene alla Hulk, il film avrebbe potuto avere il suo perché… ma rimane solo una bella occasione perduta!

data di pubblicazione:15/09/2024


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