(75 INTERNATIONALE FILMFESTSPIELE – BERLINALE)
Berlino, 13/23 Febbraio 2025)
Xu Chuang è costretto a vivere in campagna presso alcuni parenti visto che i genitori hanno deciso di cercare lavoro in una grande città. Il ragazzo cerca di adattarsi alla nuova vita senza tralasciare lo studio e i suoi giochi. In famiglia troverà conforto solo in Xiuying, una zia ventenne con un passato poco chiaro, forzata a sposare un giovane di cui non è innamorata…
Rientra nel mood del regista cinese Huo Meng, il voler parlare del suo Paese che oramai non esiste più, se non nei ricordi di pochi. Il film è un racconto epico di una vita campestre che accompagna i drammi di una famiglia, nell’arco di varie generazioni. Una realtà pacata dove si alternano nascite e morti, in presenza di riti arcaici e altamente simbolici. Il regista cura molto l’aspetto estetico per parlare di una comunità stritolata dalla povertà dove i sentimenti riescono nonostante tutto a trovare la loro strada. Se qualcuno intravede un futuro migliore nelle grandi metropoli, gli albori di una rinascita economica non sembrano sfiorare i membri di questa minuscola società. Anche Xu Chuang, ancora appena adolescente, dovrà confrontarsi con questa dura realtà, fondata sulle profonde radici di un tradizionale matriarcato. Il regista utilizza immagini forti per raccontare del quotidiano, di una vita difficile, focalizzandosi sui caratteri e sui simboli primitivi di cui sono espressione. Se il giovane protagonista fa fatica a integrarsi in quel mondo e a seguirne gli eventi, anche lo spettatore sarà escluso da qualsivoglia coinvolgimento. La vita scorre lenta come le immagini di una natura ostile e fredda. Girato con un senso di compassione e forse di nostalgia per un mondo che era ancora autentico e sicuramente scevro da evidenti contraddizioni. Qualcosa che si guarda con rimpianto e che risulta oggi del tutto soffocato dalla Cina che sperimentiamo, tra sfacciato capitalismo e prorompente imperialismo. Un tentativo mal riuscito di ricavarne una metafora costruttiva o un’attenta riflessione sulle dinamiche che governano il quotidiano. Un tuffo nel passato e uno sguardo distratto verso il futuro senza considerare ciò che il presente racconta, tra giochi di potere e false verità. Un’ottima fotografia e una attenta regia non sono sufficienti per definire questo film pienamente riuscito. Una eccessiva descrizione dei particolari, spesso insignificanti, distrae e rende difficile ricavarne un messaggio chiaro e concreto.
data di pubblicazione:15/02/2025
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