L’ALBERO di Sara Petraglia, 2024

(19a FESTA del CINEMA di ROMA 2024)

Un ritratto dei ventenni di oggi, alla ricerca di chimere e desideri, della loro voglia di vivere e amare e della loro grande confusione e malinconia.

Il centro dell’opera è un albero che si vede da una finestra, in un appartamento di Roma, zona Casilina vecchia, più precisamente il Mandrione, quartiere che evoca storia e infiniti aneddoti. All’interno è appeso al muro un ritratto di un giovane Giacomo Leopardi, quello degli amori infelici, della giovinezza che fugge di corsa. La ventenne Bianca, universitaria, vive in quella casa dalla quale si vede l’albero, insieme ad Angelica, sua amica e coetanea.

Questo il pretesto di questa opera prima di Sara Petraglia, figlia dello sceneggiatore Petraglia, opera che fa il pieno di malinconia e tristezza, con alcuni buchi di sceneggiatura che cercano di ‘tapparsi’ pian piano, ma che distraggono lo spettatore, rendendolo partecipe involontario di questa infinto calvario.

La cocaina – e la dipendenza da essa – fa poi da contraltare in quasi tutto il film, salvo poi dei tentativi (riusciti?) di liberarsi da questa. L’esordio non è dei migliori, l’infinita tristezza che si respira rende il tutto piuttosto difficile da digerire, nonostante le buone performances delle due attrici principali, Carlotta Gamba e Tecla Insolia.

data di pubblicazione:22/10/2024







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