LA LEGGENDA DI OCHI di Isaiah Saxon, 2025

(Immagine di copertina di THE LEGEND OF OCHI credits I WONDER PICTURES)

In una immaginaria cittadina di un’isola sperduta al Nord della Transilvania vive la piccola Yuri. Appartiene a una piccola comunità rurale di un mondo selvaggio dove, tra i boschi, vivono delle eccentriche creature chiamate Ochi. Yuri, come gli altri ragazzi del villaggio, deve stare molto attenta e mai uscire dopo il tramonto per non imbattersi nei misteriosi primati. Un giorno troverà nel suo zaino un cucciolo sperduto e stringerà con lui un profondo legame affettivo…

Questo film segna il debutto alla regia di Isaiah Saxon che dirige un fantasy di grande impatto per il pubblico grazie agli effetti d’animazione usati. L’attenzione è subito rivolta verso Maxim, interpretato dal poliedrico Willem Dafoe, padre di Yuri (Helena Zengel), in perenne stato di guerra contro quelle strane scimmie. Insieme al suo nuovo amico Ochi, incontrato per puro caso, la ragazzina inizierà così un viaggio iniziatico. Lei stessa entrerà nel suo mondo, imparando persino il suo linguaggio e riuscendo quindi a interagire con lui. Il regista non fa mistero di essersi ispirato a E.T. di Spielberg per quanto concerne la sceneggiatura anche se di fatto i soggetti si discostano molto. Saxon, esperto in animazione digitale 3D, ha saputo ben usare le tecniche di ultima generazione per realizzare un prodotto di fantasia ma anche molto reale. Costruisce così un universo credibile dove gli stessi animali sono tra i protagonisti di una storia, onirica e mitologica nello stesso tempo. Il suono emesso dagli Ochi diventa un elemento fondamentale nella narrazione, suono che Yuri imparerà come se fosse per lei un elemento più che naturale. Come in tanti film classici fantasy, il regista affida a un bambino la missione di conciliare il mondo dei grandi con una natura violentata. Senza la potenza narrativa dei lungometraggi pieni di imprese straordinarie e magiche, verso i quali c’è un voluto rimando, il film risulta suggestivo e accattivante. La Leggenda di Ochi, dopo aver affascinato il pubblico del Sundance Film Festival, si prepara a debuttare nelle sale italiane con le carte in regola. Un viaggio avventuroso attraverso foreste incantate che fanno del film una vera leggenda in cui l’abilità del regista riesce appieno a realizzare un coinvolgimento emotivo. Splendida la colonna sonora, elemento che effettivamente riesce a fondere i singoli elementi della fiaba rappresentata anche se poi il racconto ricade in schemi stereotipati. Il film quindi è da valutare positivamente per gli effetti speciali e per il montaggio ma stenta a convincere nonostante la capacità degli attori. Accanto al personaggio mitico di Dafoe troviamo anche Emily Watson, brava, ma anche lei poco convincente nel ruolo di una madre emarginata nella foresta.

data di pubblicazione:07/05/2025


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