Inghilterra dei Tudor. Katherine (A. Vikander) sesta ed ultima moglie di Enrico VIII (J. Law) ha tenuto la reggenza durante l’assenza del Re. Al rientro il Sovrano malato e ancor più paranoico dà ascolto agli intrighi di corte e sospetta la moglie di tradimento per le sue idee politiche e religiose. La Regina dovrà lottare per sopravvivere …
Presentato a Cannes ed alla Festa di Roma 2023, Firebrand esce solo oggi sui nostri schermi. Il talentuoso cineasta brasiliano Aïnouz qui alla prima direzione in un film in lingua inglese, si avventura in un Genere cui siamo ormai quasi disabituati: il Racconto Storico. Un film in costume ma al contempo un film estremamente moderno che l’Autore avrebbe potuto facilmente ambientare ai giorni nostri.
Un’opera molto personale in cui Aïnouz, forzando la Verità, filma la Storia attraverso uno scontro di coppia con l’inedito punto di vista di una donna autonoma e determinata. Il regista abituato ad esplorare l’animo femminile, pone infatti al centro della vicenda, fra intrighi e sospetti, la lotta della Regina per la propria sopravvivenza e dignità. Una rilettura singolare e, per così dire, femminista della relazione fra la Coppia Reale e per traslato della lotta di tante altre donne contro le sopraffazioni e le umiliazioni psicofisiche in nome della propria emancipazione e libertà. Un lavoro interessante sostenuto da una buona sceneggiatura. Una struttura di film molto classica. Una ricostruzione storica compassata che gioca però con la modernità dell’approccio.
Lo scontro prima velato, poi dichiarato fra Re e Regina si inoltra in situazioni tipiche del Thriller Politico per poi in un crescendo di tensione progressivamente trasformarsi in un vero Thriller Psicologico. Firebrand è un dramma storico elegante e dalla narrazione lineare. La messa in scena è sobria ma ben sostenuta da uno script e da una fotografia di buona qualità. Ogni ripresa è pensata come un quadro con tonalità e costumi molto curati. I dialoghi giusti ed efficaci mostrano un attento lavoro di scrittura. Il ritmo è però altalenante, è evidente che il regista ha privilegiato su ogni cosa le interpretazioni attoriali. In effetti i due protagonisti riescono con talento a dare spessore e vita a personaggi non facili. J. Law, quasi irriconoscibile, ci regala una intensa performance istrionica ed inquietante. La Vikander non demerita affatto nel confronto restituendoci tutta la fragilità e la forza interiore della Regina.
Pur senza avere un grande soffio epico e soffrendo di qualche accademismo Firebrand coinvolge lo spettatore in uno spettacolo stimolante e originale che ha anche le qualità del buon cinema commerciale che sa intrattenere.
data di pubblicazione:29/05/2025
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