Sono stato svezzato e sono cresciuto con pagnottelle e western, ho finito le scuole con i film di Peckinpah. Sono quindi irrimediabilmente traviato fin dal mio primo imprinting cinematografico. Non posso non essere un appassionato dei Western. Nessuno è perfetto!
Che si amino o no i film Western, che si sia letto o meno André Bazin, non c’è patito di Cinema che non sappia quale sia il significato profondo di questo specifico genere. È, in estrema sintesi, la forma visiva nata con il Cinema stesso, nella quale gli americani hanno rappresentato e nobilitato gli sforzi e gli ideali di conquista degli spazi sconfinati e di affermazione di sé dei pionieri, dell’individuo e delle piccole comunità. Una trasfigurazione poetizzata dei fatti diventata nel tempo così radicata e pervasiva che, alla fine, nell’immaginario collettivo americano e non, la leggenda è divenuta realtà fino a essere mito fondativo del Grande Paese. Senza addentrarci ulteriormente nell’analisi, il successo del Genere Western è senz’altro riconducibile al fatto che rappresenta archetipi e valori universalmente riconoscibili. La sua ricchezza di temi e la varietà delle forme gli hanno consentito di superare tutte le frontiere e le barriere, anche quella del Tempo e del mutare della visione storica e delle nuove diverse sensibilità. Dato ogni volta per superato e per morto, ogni volta è risorto, si è trasformato, modernizzato, è caduto e si è rialzato ancora.
L’ultimo volo di questa eterna Fenice che aveva riempito di nuova gioia i tanti appassionati era stato nel 2024 l’annuncio della Quadrilogia di Kevin Costner: Horizon, an American Saga. Che fine ha fatto l’ambizioso progetto? È morto, è vivo? Vedremo mai al cinema i capitoli della Saga?
Si sa, tutto è già leggenda. L’attore americano aveva deciso di riproporre sui grandi schermi l’epopea del West, un’epopea corale articolata in quattro capitoli (di tre ore ciascuno). Far rivivere e recuperare i valori insiti nel Mito. Accompagnarli da una corretta revisione della rappresentazione storica di quanto realmente avvenuto negli anni cruciali della ripresa della corsa verso l’Ovest dopo il massacro della Guerra di Secessione. Un progetto che implicava un impegno economico non indifferente, fondato sulla speranza di un ritorno con incassi soddisfacenti. Per quasi tutti però, un sogno fuori tempo massimo, una follia che non teneva conto dei mutati interessi e gusti delle nuove generazioni e degli ormai acquisiti diversi modi di fruizione dei film. Determinato nelle sue idee, impegnando anche le sue proprietà Costner ha finanziato e realizzato i primi due capitoli che sarebbero dovuti uscire a tamburo battente, uno dietro l’altro, nell’Estate/Autunno 2024. Purtroppo la realtà è stata diversa, lo sappiamo, le speranze sono andate deluse. Il Primo Capitolo presentato a Cannes ’24 e uscito nei cinema il 4 Luglio non è stato accolto da recensioni calorose. Si sa i critici sono spesso supponenti e valgono quel che valgono, ma quel che è peggio è che gli incassi diretti ed indiretti sono stati molto inferiori alle aspettative. Horizon, 2° Capitolo è stato poi presentato a Venezia ’24 e anche al Santa Barbara International Festival a Febbraio ’25, ma se ne è saputo molto poco. Al momento non è uscito né si sa ancora se mai uscirà in sala o se, come e quando, verrà commercializzato in altri modi. Nel frattempo, superato anche l’ostacolo degli scioperi ad Hollywood, Costner pervicacemente convinto delle sue idee ha appena riavviato le riprese di Horizon, 3° Capitolo. Che sta succedendo? Il progetto va avanti? Quale è la verità dei fatti? Quale sarà la soluzione di compromesso? Si potrà evitare che tutto confluisca su qualche piattaforma nel gran mare dell’intrattenimento domestico?
Sia quel che sia, riusciremo mai noi appassionati a vedere sul grande schermo e nel buio spaesante della sala un film che restituisca al nostro immaginario la resa spettacolare degli spazi ed il respiro dell’epica del West? Pensare di dover ricondurre questa immersione/identificazione totale dal grande schermo allo spazio limitato di un televisore può sembrare inconcepibile ai più fanatici di noi.
Temo però che dovremo prendere atto realisticamente che la “civiltà avanza”, siamo rimasti in pochi, non ci sono più gli spazi sconfinati e non si può finire come L’ultimo Buscadero ad ostinarsi a fare il
cowboy quando fuori tutto è ormai cambiato. La marcia sul Lungo Sentiero è iniziata e bisognerà accettare una “riserva”, uno spazio, una terra di confine limitata e circoscritta ove i pochi patiti potranno coltivare la propria passione grazie allo streaming televisivo. Giusta Nemesi per un genere responsabile di tanti falsi storici a danno dei nativi americani.
È molto probabile che i capitoli restanti di Horizon verranno commercializzati essenzialmente sulle Piattaforme Tv previo, si spera almeno, un brevissimo sfruttamento/lancio/evento a prezzi iper maggiorati in qualche grande cinema. Un compromesso non dei peggiori e ce ne dovremo fare una ragione.
Il Western è morto, Viva il Western!
data di pubblicazione:10/06/2025
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