CANDIDATURE 70° DAVID di DONATELLO

(Immagine libera da diritti)

Il Cinema Italiano “inizia a premiarsi”

Tempi belli per il Cinema Italiano? Al di là di ogni autoreferenziale illusione, non direi proprio!

Dobbiamo essere onesti con noi stessi, il Cinema Italiano non riesce più a superare di tanto la barriera delle Alpi né tantomeno ad attirare l’attenzione del pubblico internazionale. Difatti, nonostante i nostri passati primati e successi, non riusciamo più ad entrare seriamente in lizza per i grandi Premi o nei Festival che contano realmente e che sono poi il più concreto volano di diffusione dei film e di ritorno economico. E’ dal 2014, dall’Oscar a Sorrentino per La Grande Bellezza, che abbiamo inanellato brevi illusioni e cocenti delusioni. Come mai? E’ evidente che le nostre storie sono molto “locali”, non hanno afflato universale, sono di breve respiro e per di più prive di visione e coraggio innovativo. Cosa mai fanno invece gli altri? Guardiamo solo la Stagione passata e limitiamoci alla cinematografia europea. C’è mai in Italia un film come Emilia Perez? o La Stanza Accanto? o Perfect days? o anche come The Substance o Conclave? Riflettiamoci e avremo così la risposta!

Non occorre certo guardare ai modelli americani (per noi irraggiungibili sul piano dell’impegno economico sottostante ogni loro produzione) ma basterebbe per lo meno studiare, imitare e applicare i modelli di altre cinematografie europee a noi vicine. Dovremmo avere la volontà di investire molto meno sulla quantità e invece molto di più sulla qualità dei progetti. Attivare nuovamente anche la via fortunata delle Coproduzioni Internazionali per acquisire i sostegni economici e distributivi che non abbiamo. Certo sul nostro Cinema pesa il vincolo linguistico che è assai limitante sul piano della distribuzione e quindi degli investimenti ma il Passato ci insegna che è un vincolo superabile se dietro ci sono buone storie, talento, coraggio imprenditoriale ed artistico/creativo uniti ad una visione strategica ampia.

Tornando alla realtà ed all’Anno appena passato il Cinema Italiano “inizia a premiarsi”. I membri dell’Accademia hanno appena definito le cinquine per singola categoria delle candidature. I vincitori dei premi del 70° DAVID di DONATELLO verranno resi noti durante la cerimonia del prossimo 7 Maggio. D’ora in poi si aprono i grandi giochi! Vanno segnalate fin d’ora la possibilità che sia finalmente l’anno di un premio per una regista donna (ben tre candidate su cinque) e la candidatura di Neri Marcorè come regista esordiente per il delicato Zamora. Va anche rilevata l’assenza nelle candidature di due film accolti invece molto positivamente dal pubblico: Diamanti e L’Abbaglio.

Di seguito riportiamo le “cinquine” per le principali categorie:

_ Miglior FILM:

Berlinguer – La grande ambizione;

Il Tempo che ci vuole;

L’Arte della gioia;

Parthenope;

Vermiglio.

_ Miglior REGIA:

Andrea Segre                 per: Berlinguer-La grande ambizione;

Francesca Comencini   per: Il tempo che ci vuole;

Valeria Golino               per: L’arte della gioia;

Paolo Sorrentino          per: Parthenope;

Maura Delpero             per: Vermiglio.

 

_ Miglior ATTRICE PROTAGONISTA:

Barbara Ronchi                      per: Familia;

Romana Maggiore Vergano   per: Il tempo che ci vuole;

Tecla Insolia                           per: L’Arte della gioia;

Celeste Dalla Porta                 per: Parthenope;

Martina Scrinzi                       per: Vermiglio.

_ Miglior ATTORE PROTAGONISTA:

Elio Germano          per: Berlinguer- La grande ambizione;

Francesco Gheghi   per: Familia;

Fabrizio Gifuni       per: Il tempo che ci vuole;

Silvio Orlando         per: Parthenope;

Tommaso Ragno     per: Vermiglio.

_ Miglior ATTRICE NON PROTAGONISTA:

Geppi Cucciari                per:  Diamanti;

Tecla Insolia                    per:  Familia;

Valeria Bruni Tedeschi    per: L’Arte della gioia;

Jasmine Trinca                 per: L’Arte della gioia;

Luisa Ranieri                    per: Parthenope.

 

 

_ Miglior ATTORE NON PROTAGONISTA:

Roberto Citran                  per: Berlinguer- La grande illusione;

Francesco di Leva             per: Familia;

Guido Caprino                   per: L’Arte della gioia;

Pierfrancesco Favino         per: Napoli- New York;

Peppe Lanzetta                  per: Parthenope.

_Miglior ESORDIO ALLA REGIA:

Edgardo Pistone        per: Ciao Bambino;

Margherita Vicario    per: Gloria!;

Loris Lai                    per: I bambini di Gaza;

Gianluca Santoni       per: Io e il secco;

 Neri Marcorè            per : Zamora.

_ Miglior SCENEGGIATURA ORIGINALE:

Berlinguer- La grande ambizione

El Paraiso

Gloria!

Il tempo che ci vuole

Parthenope

Vermiglio.

_ Miglior FILM INTERNAZIONALE:

Anora

Conclave

Giurato N°2- Juror 2

La zona di interesse

Perfect days

data di pubblicazione 10/04/2025

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