BRENNERO – serie Tv su RAIUNO, 2024

A Bolzano cresce l’inquietudine per una serie di delitti che lasciano pensare a un serial killer. Una giovane PM, figlia di un magistrato e un ispettore caduto in disgrazia, si ritrovano a districare la complessa vicenda. Assai liberamente ispirata a quella del c.d. Mostro di Bolzano che riempì anni prima le cronache giudiziarie.

Non capita spesso, ma anche RAI riesce a sorprenderci con delle realizzazioni di buon livello. È il caso di Brennero, fiction articolata nella sua prima stagione in 8 episodi della durata di 50 minuti ciascuno. La serie è diretta da Davide Marengo e Giuseppe Bonito che si alternano alla regia ed è trasmessa su RAI UNO dal 16 settembre al 7 ottobre. Interamente fruibile su RAIPLAY da subito. A beneficio dei più giovani, ricordo che l’Alto Adige o Sud Tirol che dir si voglia, fu teatro negli anni a cavallo tra il 60 e il 70 di una serie di attentati dinamitardi da parte di frange separatiste di lingua tedesca che miravano a separarsi dall’Italia ed essere riannessi al Tirolo austriaco. Fortunatamente le cose si risolsero attraverso interventi repressivi e diplomatici e la pace tornò in quelle meravigliose lande.

Riguardo alla fiction che è definibile di genere “giudizial-poliziesco” va detto che qualche rimando a quella storia, seppure larvato, c’è, come pure non è sottaciuta la differenza tra gli abitanti di Bolzano appartenenti alle due differenti etnie. Vivaddio! I protagonisti parlano ora italiano ora tedesco (gentilmente sottotitolato). C’è dunque nella produzione un’attenzione, inconsueta per questo genere, dettagli di non poco conto. Peraltro risulta apprezzabile la caratterizzazione dei protagonisti e degli altri interpreti. Nei ruoli principali Elena Radonicich è la bella PM, Eva Kofler, ovviamente di lingua tedesca, ma quando serve con perfetto italiano in quanto funzionaria dello Stato. Abbastanza credibile nel ruolo di PM alle prime armi, seppure inevitabilmente criticata in quanto figlia dell’ex Capo Procuratore e moglie del Prefetto. Eva viene affiancata nelle indagini dal bravo e più che mai tenebroso, Matteo Martani nel ruolo di Paolo Costa, ispettore refrattario alle gerarchie, ma dotato di fascino e buon intuito. L’incipit della storia è il ritrovamento del cadavere di un uomo di cultura tedesca che induce gli inquirenti a pensare al serial killer, noto come “il Mostro-di-Bolzano” che già negli anni prima aveva compiuto sei delitti ai danni di uomini di madrelingua tedesca. Proprio l’ispettore Costa, a suo tempo, alla ricerca di questo assassino, era stato vittima di un incidente in cui aveva perso la vita la sua collega di indagini e lui stesso ci aveva rimesso una gamba. Della vicenda si era interessato il Procuratore Gerhard Kofler, padre di Eva, ora in pensione e malato di Alzheimer. Inutile dire che inizialmente i rapporti professionali e personali fra la PM e l’ispettore non saranno dei migliori, ma, si sa, nelle fiction RAI, in seguito tendono a migliorare su ogni versante. Dunque, nonostante qualche inevitabile stereotipo e situazioni di raccordo volte ad allungare “il brodo” (ma lo fanno tutti gli scrittori nostrani di gialli!), gli episodi si dipanano intriganti e risultano ben girati e con ambientazioni suggestive e non usuali. Del cast ho già elogiato i meriti, direi quindi che, al di là delle inevitabili critiche dei giallisti doc, si tratta di una serie di livello superiore alla media e certamente godibile.

data di pubblicazione:29/09/2024

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ricerca per Autore:



Share This