da Antonio Iraci | Ott 23, 2014
(Festival Internazionale del film di Roma 2014 – Cinema D’Oggi)
Con il meraviglioso ed espressivo sguardo di Emir Kusturica nel vuoto di fronte alla morte, non poteva che far presa sullo spettatore le note del Requiem di Mozart…Claudio Noce, giovane regista romano, al suo secondo lungometraggio anche se già vincitore di importanti premi cinematografici, sembra essere perfettamente a suo agio non solo nei luoghi del trentino, dove la storia si dipana tra ghiacci e venti gelidi, ma anche a dirigere un artista poliedrico del calibro di Kusturica che solo come regista ha vinto due palme d’oro a Cannes, in un personaggio che sembra proprio sia stato concepito e scritto per lui. Molto convincenti anche le interpretazione di Adriano Giannini e di Ksenia Rappoport che si muovono nei loro personaggi con sorprendente e convincente bravura. In un triangolo nevralgico, Italia-Bosnia-Slovenia, si intrecciano traffici poco chiari tra rifugiati e commercio di schiavi. Una enorme diga segna una sorta di confine, forse uno sguardo verso la libertà. La presenza di un orso, che nessuno ha mai visto, è il pretesto che spinge Lena (Rappoport) ad indagare su quel mistero che avvolge tutto. Forse una incombente tempesta riuscirà a cancellare ed a rendere indistinguibile ciò che è già difficile vedere…..
data di pubblicazione 23/10/2014

da Antonio Iraci | Ott 23, 2014
(Festival Internazionale del Film di Roma 2014 – Alice nella città)
Non è sempre vero che un film è rivolto a tutti. O forse non è per tutti vedere lo stesso film e darne un parere. Mi metto quindi gli occhi di un adolescente e dico che il film belga di Savina Dellicour mi è sembrato gradevole e mi ha curiosamente affascinato il racconto e l’interpretazione degli attori Dorothy è una ragazza di 16 anni, che ha da sempre intuito che suo padre non è il vero padre, e con questa idea, divenuta quasi una ossessione, si impegna a scoprire a tutti i costi la verità.
Dopo altalenanti vicende, più o meno scontate, la ragazza troverà un padre, ma che nessuno conosce e che neanche la madre sarà in grado di identificare: e se tutti gli indizi portano ad identificare in Paul il padre presunto, la realtà ci dirà che ciò che credevano tutti sin dall’inizio, invece non è. La saggezza millenaria dei proverbi qui viene smentita. E se una volta si diceva: mater semper certa est, ora grazie al DNA lo si potrà dire anche per il “pater”. Film sconsigliabile ai maggiori di 18 anni.
data di pubblicazione 23/10/2014

da Antonio Iraci | Ott 22, 2014
(Festival Internazionale del Film di Roma 2014 – Alice nella città)
Questo film ci porta nel favoloso mondo di Amelie, questa volta in Giappone. Amelie torna a Tokyo dove è nata da genitori belgi e dove ha passato i primi cinque anni della sua vita. Piena dell’entusiasmo dei suoi vent’anni, intraprende nella grande metropoli una nuova entusiasmante vita, cercando di integrarsi al massimo in questa città. L’incontro con Rinri, anche lui ventenne, farà conoscere ad Amelie un Giappone diverso, e quando l’amore impacciato di lui si paleserà con i ritmi propri di quella cultura, ad Amelie non resterà altro che accettare un fidanzamento in regola ed una promessa di matrimonio, anche se l’idea la terrorizza. Tokyo fiancèe purtroppo però si perde strada facendo: i personaggi potevano essere meglio tracciati ed assumere un caratteristica più peculiare. Mentre sembrano azzeccate le location: Tokyo appare con diverse belle sfaccettature, alcune anche poco patinate ed inedite, fondamentale la scena di repertorio dello tsunami che assume un ruolo fondamentale nel racconto. Consenso del pubblico che sembra aver apprezzato questa love story, una volta tanto non a lieto fine… Ma non basta.
data di pubblicazione 22/10/2014

da Antonio Iraci | Ott 22, 2014
(Festival Internazionale del film di Roma 2014 – Cinema D’Oggi)
Ambientato in una città dell’Argentina poco identificabile, il film di Hernàn Rosselli ci mostra una storia che storia non è. Mauro nasce come spacciatore di denaro falso, per poi diventare falsario lui stesso insieme all’amico Luis ed alla moglie di lui Marcela. Tutto procede bene e non sembra ci siano interferenze nella loro attività, neanche quando Mauro intreccia una storia d’amore con la bella Marcela…… Solo che i personaggi sembrano galleggiare in un mare piatto dove succede ben poco e dove gli stessi protagonisti non sembrano identificarsi neanche con sé stessi o con l’ombra di sé stessi. Poca introspezione e poco pathos con una fotografia chiara ed a volte sgranata, il film non sembra raggiunga un ben che minimo stato di empatia con il pubblico, che rimane tra l’attonito e l’annoiato.
data di pubblicazione 22/10/2014

da Antonio Iraci | Ott 21, 2014
(Festival Internazionale del film di Roma 2014 – Alice nella città)
Spartacus e Cassandra sono due fratelli Rom che vivono da qualche anno in Francia, le cui vite gravitano tra due mondi contrapposti. Da una parte i genitori, padre ubriacone e madre mezza pazza, entrambi con il desiderio di non separarsi dai figli, oramai adolescenti, che la società e le istituzioni cercano di portargli via; dall’altra Camille, giovane trapezista, che attorno al tendone di un circo improvvisato ha creato un centro di accoglienza per i Rom stessi e che si prende cura, con affetto e talvolta autorità, dei due ragazzi per integrarli al meglio nella vita di ogni giorno.
In questo film documentario, il mondo dei Rom ci viene presentato non attraverso gli occhi del regista francese Ioanis Nuguet, ma attraverso gli occhi stessi dei due ragazzi protagonisti: un mondo apparentemente contraddittorio ed incomprensibile per noi, ma che certamente segue le sue regole e la sua logica. Così i due ragazzi si troveranno di fronte ad un bivio: seguire i genitori sulla strada o Camille? Alla fine la scelta arriverà: decisione non facile, che metterà seriamente in crisi le loro vite……
data di pubblicazione 21/10/2014

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