«ANCORA QUA … EH GIÀ»

11 Mag 2025 | Accredito Teatro

foto tratta da cartella stampa

presentazione della stagione 2025/26 del Teatro Quirino

(Teatro Quirino – Roma, 5 maggio 2025)

Mentre vanno in scena gli ultimi spettacoli di questa stagione, il Teatro Quirino di Roma ha presentato il nuovo cartellone 2025/26. Sono 20 i titoli in elenco, tra classici e nuove scritture si aggiungono spettacoli di successo che ritornano a soddisfare la richiesta del pubblico. Tanti gli artisti che si avvicenderanno sul palco di via delle Vergini, nel consueto incontro tra pubblico e addetti ai lavori, fulcro del fare teatro. Un teatro popolare e non elitario lo descrive Guglielmo Ferro, alla direzione artistica. Ed è proprio il Teatro Quirino come edificio a essere il protagonista di questa presentazione, aldilà delle questioni riguardo la vendita e il diritto di prelazione della Quirino s.r.l., al centro dell’attenzione mediatica nell’ultimo periodo, che pure hanno meritato un chiarimento. L’immagine scelta per accompagnare il calendario dei lavori teatrali mostra la sala in tutta la sua bellezza, vista dalla prima balconata del teatro. “Il Quirino è ancora qua” grida lo slogan ripetuto da Rosario Coppolino, direttore amministrativo della sala romana. Qua, dopo più di 150 anni dalla fondazione.

La stagione

Il regista Davide Sacco incornicia la stagione con due lavori tratti da Shakespeare. Apre con Titus – why don’t you stop the show. L’assoluta superficialità con cui i social mettono sullo stesso piano tragedia e commedia è l’oggetto della rivisitazione del Tito Andronico. Un’indagine sulla sopraffazione, l’inasprirsi della violenza e l’arroganza nelle relazioni umane con protagonisti Francesco Montanari e Marianella Bargilli (dal 30 settembre). Chiude invece dirigendo Emilio Solfrizzi con un testo più leggero, Falstaff – l’arte di farla franca (5-17 maggio). Del bardo inglese vedremo ancora il grande classico Sogno di una notte di mezza estate a novembre (11-16) con Melania Giglio diretta da Daniele Salvo, insieme a una giovane compagnia perfettamente bilingue a cui verrà chiesto di recitare sia in italiano che in inglese. La produzione è del Teatro Quirino in collaborazione con Bis Tremila.

Oltre ai già citati lavori, infatti, la Quirino srl produrrà altri tre spettacoli del cartellone. Dal 14 al 26 ottobre Cesare Bocci e Vittoria Belvedere saranno la coppia di Indovina chi viene a cena (regia di Guglielmo Ferro). L’adattamento di Mario Scaletta ha tolto qualche granello di polvere che si è posata sulla celebre pellicola del 1967 e assicura attualità e freschezza. In coproduzione con la francese Theatre des Bouffes Parisiens arriva per la prima volta in Italia a fine novembre La vedova scaltra di Carlo Goldoni (con Giulio Corso e Caterina Murino; regia di Giancarlo Marinelli). Mentre a febbraio (3-8) Piero Maccarinelli dirige Massimo Venturiello e Stefania Rocca in L’amore non lo vede nessuno, spettacolo tratto dall’ultimo romanzo di Giovanni Grasso.

Grandi autori classici

Oltre a Shakespeare, saranno in scena anche testi di altri grandi autori classici. Goldoni – già presente in elenco con La vedova scaltra – sarà affrontato in una versione contemporanea e divertente da Roberto Valerio ne Gli innamorati (24 febbraio/1 marzo). La sua regia ha per protagonista Claudio Casadio e un ricco cast di interpreti. Di Italo Svevo, invece, vedremo due lavori. Il primo è un ritorno. Alessandro Haber è Zeno Cosini de La coscienza di Zeno (regia di Paolo Valerio, 20-25 gennaio), mentre Nello Mascia e Roberta Caronia saranno protagonisti di uno degli ultimi lavori drammaturgici dello scrittore, La rigenerazione (10-15 febbraio, regia di Valerio Santoro). Di sicuro non poteva mancare Pirandello, che si accompagna al ritorno di due attori conterranei dello scrittore. Pippo Pattavina (Il piacere dell’onestà, 28 ottobre/9 novembre) e Enrico Guarnieri (Il berretto a sonagli, 17-22 marzo). E ovviamente i due Eduardo napoletani. Diretto da Leo Muscato, Gianfelice Imparato sarà Don Felice Sciosciammocca de Il medico dei pazzi di Scarpetta durante le feste natalizie, a cavallo fra il vecchio e il nuovo anno. Di De Filippo invece vedremo a marzo (24-29) La grande magia, la sua ultima commedia surreale (con Natalino Balasso e Michele Di Mauro; regia di Gabriele Russo). Nella rosa degli autori classici ci sarà anche Machiavelli con La Mandragola (7-19 aprile, regia di Guglielmo Ferro).

Altri ritorni

Torna sul palco del Quirino anche Silvio Orlando alla regia e interpretazione di La vita davanti a sé (9-21 dicembre). In tournée ormai da diverso tempo, l’attore ha egli stesso curato la riduzione teatrale del commovente e attualissimo romanzo di Romain Gary. È un ritorno anche quello di Nancy Brilli. Ce la ricordiamo nel 2019 nei panni di Teodolinda della divertente commedia di Jaja Fiastri A che servono gli uomini, e ora torna con un testo più impegnato. Il padrone di Gianni Clementi ci riporta alla Roma del 1956, quando gli ebrei del ghetto tornano a riprendersi le proprietà che anni prima, a causa delle leggi raziali del ’38, avevano intestato ad altri per non perderle (3-15 marzo; regia di Pierluigi Iorio). Infine, torna anche quest’anno Tullio Solenghi dopo il successo che ha riscosso la scorsa stagione, con Pignasecca e Pignaverde. Il secondo capitolo dell’avventura goviana è ancora un testo divertente, una sorta di Avaro di Moliere in salsa genovese, con protagonista appunto Solenghi da sé stesso definito non tanto imitatore quanto clone di Gilberto Govi. Adattato insieme a Margherita Rubino, sarà in scena dal 21 al 26 aprile.

Completano la stagione altri tre lavori. Il pubblico seguirà le indagini del Tenente Colombo – Analisi di un omicidio (18-23 novembre). Gianluca Ramazzotti sarà il detective trasandato e proletario creato dalla memorabile coppia di giallisti Richard Levinson e William Link. La regia è di Marcello Cotugno. Per la prima volta in Italia Fabio Marra (della francese Mat & Scene Productions) porta Insieme (27 gennaio/1 febbraio), la sua commedia già tradotta in 14 lingue e adattata al cinema, con protagonista Laura Morante. E infine Vanessa Gravina e Nicola Rignanese saranno i protagonisti di Pazza di Tom Topor (17-22 febbrario). Fabrizio Coniglio dirige il suo adattamento – ricontestualizzato per il pubblico italiano – che racconta l’orrore celato dietro la normalità nella vita di una donna, Claudia. Una donna che può essere tutte le donne.

Buon teatro a tutti!

data di pubblicazione:11/05/2025

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