THE PRIDE di Alexi Kaye Campbell, regia di Luca Zingaretti

12 Dic 2015 | Accredito Teatro

Amore e destino, fedeltà e perdono. Londra 1958 e Londra 2015.
The Pride, recentissima opera del drammaturgo e attore americano d’origine greca Alexi Kaye Campbell racconta di due coppie e di due storie, una ambientata negli anni ’50 e una nel 2015. Siamo infatti nella stessa città, Londra, ma in due epoche diverse. Sylvia, una ex attrice appena uscita da un esaurimento nervoso, sta lavorando alle illustrazioni del libro di Oliver, uno scrittore per ragazzi. C’è molta empatia tra i due, la donna non vede l’ora di presentarlo al marito Philip e quella sera andranno tutti e tre a cena insieme. 57 anni dopo Philip, fotoreporter, ha da poco interrotto la propria relazione con Oliver, un giornalista con il quale ha avuto una storia di due anni, a causa dei continui tradimenti di lui. Sylvia, amica di entrambi, cercherà di indagare i motivi per cui Oliver sta cercando di rovinare una relazione importante come quella che ha con Philip.
Le vicende dei protagonisti si intersecano e si alternano nello sviluppo delle relative vicende. Nel tempo passato, si tratta di una coppia tradizionale, marito e moglie. Nel tempo presente, invece, di una coppia omosessuale in crisi. I nomi dei personaggi sono gli stessi, così gli attori.
The Pride pone la grande questione della identità e delle scelte e della difficoltà di trovare e percorrere il proprio sentiero. La pièce ha debuttato al Royal Court Theatre di Londra, vincendo il Critic’s Circle Award e l’Olivier Award e dopo essere stata in scena al Teatro Argentina dal 24 novembre al 6 dicembre, è ora in tournée fino alla fine di febbraio 2016.
Un’opera importante in cui le due vicende procedono a scene alterne. Le due storie sembrano non avere nulla in comune, a parte i nomi dei personaggi. Ma via via che ci si inoltra, si scoprono echi, rimandi, problematiche che invece hanno molto in comune. Nella prima, un uomo sposato affronta la sua omosessualità sapendo che è cosa da nascondere e tenere segreto. Così, quando Philip conosce Oliver il trasporto è tanto forte da trasformare un uomo che rifiuta la sua omosessualità in un uomo che invece la affronta. Ma i tempi e la società sono quelli che sono e l’essere gay è ancora considerato una malattia, così Philip lascia Oliver e si appresta a iniziare il suo percorso di guarigione. Ma cosa sarebbe successo se Philip e Oliver si fossero incontrati oggi? Su questa traccia il testo si muove nel continuo confronto tra due epoche e due società, sollevando interrogativi sulla nostra vita contemporanea, sulle scelte, indagando i destini di uomini e donne. In scena, accanto a Luca Zingaretti (nel ruolo di Philip) che è anche registra e produttore, Valeria Milillo (Sylvia), Maurizio Lombardi (Oliver) e Alex Cendron.
The Pride è un testo splendido, ma difficile, con due storie di coraggio. Pochi di noi vivono la vita che si sono scelti. Quattro interpreti semplicemente perfetti, straordinari e sorprendenti per la capacità di passare da un ruolo ad un altro. Uno spettacolo interessante, concreto e magistralmente diretto. Da vedere.

data di pubblicazione 12/12/2015


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