SHALL WE DANCE? di Peter Chelsom, 2004

Con un cast di tutto rispetto, Shall we dance? è una commedia americana molto gradevole, di quelle da rivedere con piacere. Chi non ricorda l’arrivo del bel Richard in smoking, con una rosa rossa dal gambo lungo tra le mani, sulla scala mobile di un centro commerciale, per donarla alla moglie che lavora nell’allestimento del settore biancheria e profumi? Ed il sensualissimo tango Gere-Lopez sulle note di Santa Maria del Buen Ayre dei Gotan Project? Richard Gere è John Clark, un avvocato di Chicago che, per rompere la monotonia di un’esistenza che da troppi anni si ripete sempre uguale e senza scossoni, si iscrive ad un corso di ballo da sala di nascosto della moglie Beverly (Susan Sarandon), condividendo segretamente questa passione con un collega (Stanley Tucci) che, dietro un’apparenza insignificante, cela un insospettabile talento per le danze latino-americane! Quando la moglie di John comincia a notare dei cambiamenti nel marito, assolda un investigatore (Richard Jenkins) sciatto ed improbabile che, dopo aver svolto le sue indagini, …si iscriverà alla medesima scuola di ballo di John!

Abbiniamo a questo film, che riesce sempre a strapparci più di un sorriso, una ricetta di pasta al forno, probabile piatto “robusto” con il quale un’ingombrante ed estroversa allieva (Lisa Ann Walter) macchia irrimediabilmente il cappotto di renna della bella e triste Paulina, prontamente soccorsa dal romantico avvocato Clark… “un uomo con un fazzoletto… pensavo non ne facessero più.”

INGREDIENTI: 600 gr di pasta corta rigata (sedani, mezze maniche, penne rigate) – carota, sedano e ½ cipolla per soffritto – salsa di pomodoro – 2 cucchiai di concentrato di pomodoro – brodo vegetale – 700 gr di macinato di vitella – basilico fresco – 2 etti di parmigiano grattugiato – 2 fior di latte – 100 gr di burro – pangrattato – sale, pepe e noce moscata q.b. – olio extra vergine d’oliva q.b..

PROCEDIMENTO:

Come prima cosa prepariamo un bel sugo con carne macinata, mettendo in un tegame il soffritto con una generosa dose di olio d’oliva; appena il soffritto sarà biondo mettiamo il macinato di vitella, correggiamo di sale e noce moscata, e giriamo con un mestolo di legno sino ad ottenere un composto molto fine e senza grumi; quindi versiamo una bottiglia di passata di pomodoro assieme a 2 cucchiai di concentrato di pomodoro allungato con un po’ di acqua calda, qualche foglia di basilico e dopo il primo bollore abbassiamo la fiamma e copriamo sino al raggiungimento della cottura. Per ottenere un risultato migliore allungate il sugo durante la cottura con un po’ di brodo vegetale. Quando il sugo sarà pronto (ma per comodità potete prepararlo anche il giorno prima), accendiamo il forno a 180° in modo che si scaldi bene ed iniziamo a tagliare i due fior di latte a pezzettini mettendoli  in una ciotola ed in un’altra ciotola mettiamo il parmigiano grattugiato. Quindi cuociamo la pasta al dente, scoliamola e condiamola con una noce di burro ed un po’ di sugo di carne; a questo punto imburriamo una teglia da forno con i bordi alti e cospargiamola di pangrattato. Siamo pronti per cominciare a fare gli starti di pasta, mozzarella, sugo, parmigiano e qualche fiocchetto di burro, poi si procede con altri strati sino ad esaurimento di tutti gli ingredienti (3 starti in tutto sono il numero perfetto!). Chiudiamo con uno strato di pasta dove sopra metteremo dei ciuffetti di burro, un po’ di sugo ed un misto di parmigiano e pangrattato, per far fare quella crosticina che piace tanto a tutti. Inforniamo a forno fisso sotto a 180° per almeno 30 minuti; poi, per altri 5/10 minuti, accendiamo il grill sopra sino a quando la nostra pasta al forno sarà bella dorata. Toglietela dal forno e fatela riposare coprendola con un panno di cotone per circa 15 minuti. Buonissima!

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