ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL – RIFF

(The Space – Cinema Moderno, Roma, 8/15 maggio 2015)

Presentati al RIFF, nella sua sesta giornata di programmazione, ben tre film della rassegna Teddy Awards, iniziativa molto valida che ha portato a Roma dei film a carattere sociale volta principalmente a promuovere la tolleranza e la solidarietà da parte delle istituzioni verso la libertà di espressione del proprio orientamento sessuale, senza la minaccia di subire violenze o persino, come ancora in alcuni paesi del mondo, di essere puniti con la pena di morte.

A Berlino, nell’ambito del Festival Internazionale (Berlinale), sono stati istituiti premi per differenti categorie: miglior film, miglior documentario, miglior corto e persino un “Premio Speciale alla Carriera” assegnato ai professionisti del settore.

Quindi sicuramente lodevole l’iniziativa di portare al Riff alcuni di questi film a tematica gay e che erano stati presentati all’ultima edizione della Berlinale dello scorso febbraio.

The way he looks. Storia di Leonardo, ragazzo appena adolescente, affetto da cecità che inizia a percepire la sua disabilità rispetto ai compagni della sua stessa età.

Inaspettatamente arriva nella scuola Gabriel con il quale Leonardo inizia una profonda amicizia, sperimentando nel contempo quei primi innocenti sentimenti d’amore che lui stesso non aveva mai provato verso qualcuno.

Film del giovane regista brasiliano Daniel Ribeiro, che ha studiato all’Università di San Paolo – Film School e che già con il suo primo corto “Café com Leite” ha vinto ben 27 premi tra i quali il Crystal Bear alla Berlinale. IL film presentato a Roma ha vinto ben 82 premi ed è stato presentato in un centinaio di festival internazionali.

Di rilievo la sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, e la sorprendente interpretazione del protagonista Guilherme Lobo, nel ruolo di Leonardo.

Mondial 2010. Interessante documentario che una giovane coppia gay ha girato con la propria videocamera a Ramallah, mettendo a nudo il proprio rapporto d’amore in una realtà agonizzante e rischiando anche la propria pelle visto che è tassativamente proibito ad ogni cittadino libanese di intraprendere un viaggio in Israele o nei territori palestinesi.

Con questo cortometraggio il regista Roy Dib ha partecipato a diversi festival ed ha vinto il Teddy Award come best short film alla Berlinale, oltre ad altri numerosi premi in altrettanto importanti festival internazionali.

Stories of our lives. Progetto unico composto da cinque cortometraggi che illustrano chiaramente la situazione dell’omosessualità in Kenya.

Il film è stato girato da membri del Nest Art Company, con sede a Nairobi, che hanno raccolto direttamente le esperienze di vita ed i racconti di omosessuali, in un paese estremamente omofobico.

Il regista è Jim Chuchu, co-fondatore e direttore artistico del Nest che è anche uno spazio artistico multidisciplinare, il quale ha vinto numerosi premi internazionali.

Serata quindi molto interessante al Riff dove, accanto ai film segnalati, si sono alternati diversi cortometraggi molto apprezzati dal pubblico in sala.

 

data di pubblicazione 14/05/2015








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