MACBETH di William Shakespeare, regia di Luca De Fusco

29 Nov 2016 | Accredito Teatro

(Teatro Quirino – Roma, 22 Novembre/4 Dicembre 2016)

Dopo aver inaugurato la nuova stagione del Mercadante di Napoli, ha debuttato il 22 novembre sul palco del Teatro Quirino di Roma dove rimarrà in scena fino al 4 dicembre, il Macbeth di Shakespeare con la regia di Luca De Fusco.

Scritto tra il 1605 e il 1608, Macbeth racconta la vicenda del vassallo di re Duncan di Scozia che, divorato dall’ambizione e dalla brama di potere, rivelatagli dalla profezia di tre streghe, insieme alla moglie progetta ed esegue l’omicidio del re per salire al trono. Le conseguenze saranno funeste perché la loro coscienza sarà incapace di sopportare l’atroce gesto compiuto.

Macbeth è un’opera complessa, aspra, gotica, stratificata, nella quale il linguaggio, già di per sé metaforico, acquista più che mai valore di simbolo, e si presta ad ogni lettura, inclusa quella visionaria e trascendente.

Questa tragedia fosca, cruenta, in cui domina il male e in cui i personaggi sono complessi e ambigui viene raccontata attraverso una messa in scena certamente originale ed innovativa, caratterizzata dalla forte commistione di teatro, musica e danza, miscelate attraverso contaminazioni visive create con l’uso di trasparenze scenografiche, immagini video e giochi di luce, in ideale prosecuzione rispetto ai precedenti lavori del regista, Antonio e Cleopatra e Orestea. Fra citazioni cinematografiche e pittoriche l’idea drammaturgica si sviluppa attraverso un forte impatto visionario costruito attorno al testo originale, in un’ambientazione atemporale sospesa tra il medioevo e le atmosfere del cinema noir degli anni ’40.

Molto intensa l’interpretazione della coppia del male formata da Luca Lazzareschi nel ruolo di Macbeth e Gaia Aprea che veste i panni di Lady Macbeth, in perfetta prosecuzione con il lavoro cominciato con l’Antonio e Cleopatra.

Il tutto sotto la presenza incombente notturna di una civetta in volo, di una foresta primordiale, minacciosa e intricata, di austeri ambienti interni dove si svolge il banchetto di corte, mentre avvolto nel suo proprio sangue appare il fantasma di Banquo, il generale compagno di guerra e di avventure anch’egli al servizio del re di Scozia Duncan, e come lui ucciso per sete di potere. Immagini forti e metafisiche che accentuano l’orrore e la cupezza del male, video installazioni che proiettano nel presente il racconto, enfatizzando l’universalità e l’attualità del messaggio shakespeariano che può essere coniugato in vari tempi mantenendo un carattere di verità assoluta, come assoluti e primari sono i sentimenti narrati.

data di pubblicazione: 29/11/2016


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