DENIAL di Mick Jackson – Selezione Ufficiale

(11^ FESTA DEL CINEMA DI ROMA – ROMA, 13/23 ottobre 2016)

Il termine inglese denial indica, nel film omonimo diretto dal regista e produttore televisivo Mick Jackson, colui che nega l’evidenza dei fatti o, come meglio lo definisce la protagonista, un negazionista. La professoressa americana Deborah Lipstadt (Rachel Weisz), parlando in uno dei suoi libri sullo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, si scaglia contro lo storico David Irvin (Tom Wilkinson) che sostiene apertamente la tesi che l’Olocausto sia tutta una invenzione ideata da Israele per ricavarne vantaggi economici e politici. Irvin intenta contro la Lipstadt una causa per diffamazione che verrà sottoposta al giudizio di una corte inglese: la particolarità del sistema giudiziario inglese è che l’onere della prova non è, come in America, a carico dell’attore che promuove la causa bensì a carico della parte convenuta. Dunque, Deborah Lipstadt si troverà a dover dimostrare l’infondatezza delle accuse per diffamazione non mediante la prova della verità dei fatti narrati nel proprio libro, bensì mediante la prova degli errori commessi dal negazionista Irvin. Per riuscire nell’impresa, verrà sostenuta dal famoso avvocato Julius, tra i migliori di tutta la City, e dal suo team, la cui strategia difensiva, estremamente accurata e lungimirante, non poggerà sulla schiacciante prova testimoniale dei sopravvissuti allo sterminio di Auschwitz. Il processo (che realmente durò otto settimane), riesce a calamitare lo spettatore tenendolo abilmente ed alquanto “incredibilmente” con il fiato sospeso a causa di una palmare incertezza dell’esito che trapela dal volto imperscrutabile del Giudice designato e da alcuni sue inaspettate osservazioni rese in occasione dell’ultima arringa.

Denial si avvale di un buon cast e di una buona sceneggiatura, di tipico stampo americano, anche se a volte presenta dei punti di debolezza. Davvero ben trattato il profillo legale e processuale del contenzioso in materia di diffamazione che sicuramente è la parte più interessante ed intrigante di tutta la pellicola e, senza troppi colpi di scena o immagini capaci di sorprendere, la trama si lascia seguire bene e coinvolge per l’intera durata di 120 minuti senza annoiare. Ci troviamo di fronte ad una storia vera come è pur vero, purtroppo, che esistono ancora oggi diversi gruppi estremisti antisemiti che, in quanto negazionisti, affermano il contrario di quanto perpetuato nei lager. Il film uscirà nelle sale italiane in novembre.

data di pubblicazione:18/10/2016








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