QUASI GRAZIA di Marcello Fois, regia di Veronica Cruciani

QUASI GRAZIA di Marcello Fois, regia di Veronica Cruciani

(Teatro India – Roma, 30 gennaio/4 febbraio 2018)

In scena al teatro India di Roma, lo spettacolo teatrale Quasi Grazia. Al centro della rappresentazione la scrittrice italiana Grazia Deledda, interpretata dalla “neo attrice” Michela Murgia. La Deledda nasce a Nuoro nel 1871, fin da piccola ama la lettura e la scrittura. 

La famiglia e la comunità dove vive ostacolano le sue potenzialità di scrittrice, in particolare la madre, interpretata in maniera egregia da Lia Careddu, attrice solida e convincente.  Quest’ultima cercherà di imporre a Grazia il mondo femminile antico della loro isola, il richiamo all’arte del ricamo, ai doveri familiari, cercando di inibire le sue potenzialità. Grazia, donna libera, tenace, lotterà con tutte le sue forze per ottenere la sua emancipazione e ci riuscirà sia per se stessa che per tutte le donne dell’epoca.

Grazia Deledda approderà a Roma dalla Sardegna, scriverà molti libri tradotti in più lingue. In questi testi c’è un forte richiamo alla sua amata terra. Subirà inizialmente le critiche dei colleghi scrittori ma poi riuscirà a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1926, unica donna italiana. Significativo il rapporto con il marito Palmiro, interpretato dall’eccellente Brinzi,  che la sosterrà per tutta la vita: un amore puro, sincero, un rapporto alla pari quello tra Grazia e Palmiro che rompe gli schemi del tempo. Palmiro sarà complice sincero di Grazia e l’amerà fino alla fine dei suoi giorni. La commozione è forte, l’identificazione, la stima per una donna speciale come Deledda è tanta, l’immedesimazione è totale. Il paragone è forte anche con la società di oggi, dove la condizione delle donne purtroppo è regredita. Michela Murgia entra a pieno nel migliore dei modi nei panni del personaggio, i gesti la voce, la postura che è poi quella della sua terra d’origine. Supportata dalla bravura di tutta la compagnia, lo spettacolo risulta molto piacevole. I canti e le musiche contribuiscono ad arricchire il tutto. Interessante l’impianto scenografico.

data di pubblicazione:03/02/2018


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