OSCAR 2017 – I VINCITORI

OSCAR 2017 – I VINCITORI

Gli Oscar 2017  confermano in larga parte i pronostici: da una parte la mastodontica operazione artistico-commerciale realizzata con La la Land e dall’altra parte, a fare da contraltare, l’impegno politico-sociale di Moonlight e la ribalta del cinema di nicchia con Manchester by the Sea.
A fare da sfondo (anche questo era in larga parte prevedibile), la nuova “era Trump”, rispetto alla quale il cinema, non solo americano, ha fin da subito mostrato la sua insofferenza.
La sola autentica sorpresa, per la verità già lasciata presagire dalle dichiarazioni rese nei giorni scorsi da Gianfranco Rosi, sta nella mancata vittoria di Fuocoammare, battuto nella categoria del miglior documentario da OJ: made in America: i mali e i vizi made in Usa hanno la meglio sulle tragedie made in Italy.
La la Land la fa da mattatore, aggiudicandosi sei statuette e, in particolare, il trofeo per la miglior regia a Daniel Chazelle e quello per la miglior attrice protagonista a Emma Stone, che ha la meglio sulla Jackie di Natalie Portman.
Il premio per il miglior attore protagonista va invece a Casey Affleck per Manchester by the Sea, pellicola che si aggiudica anche la statuetta per la miglior sceneggiatura originale.
Moonlight viene invece incoronato miglior film della stagione cinematografica in corso, con buona pace delle politiche che il nuovo Presidente sembra intenzionato a portare avanti e …dopo l’errore nell’annuncio di Warren Beatty, che ha annunciato La la Land come miglior film vincitore invece di Moonlight.
Confermate le aspettative della vigilia per l’iraniano Il Cliente, miglior film straniero, anche se Asghar Farhadi sceglie di non presentarsi per ritirare il premio dalle mani dell’America di Donald Trump.
Arrival, invece, deve accontentarsi della statuetta per il miglior montaggio sonoro.

Riportiamo qui di seguito la lista di tutte le candidature, con il vincitore di ciascuna categoria.

 MIGLIOR FILM

La La Land
Moonlight
Manchester by the Sea
Arrival
Fences
Hacksaw Ridge
Hell or High Water
Hidden Figures
Lion

 MIGLIOR REGIA

Damien Chazelle (La La Land)
Barry Jenkins (Moonlight)
Kenneth Lonergan (Manchester by the Sea)
Denis Villeneuve (Arrival)
Mel Gibson (Hacksaw Ridge)

ATTORE PROTAGONISTA

Ryan Gosling (La La Land)
Casey Affleck (Manchester by the Sea)
Andrew Garfield (Hacksaw Ridge)
Viggo Mortensen (Captain Fantastic)
Denzel Washington (Fences)

ATTRICE PROTAGONISTA

Emma Stone (La La Land)
Natalie Portman (Jackie)
Isabelle Huppert (Elle)
Ruth Negga (Loving)
Meryl Streep (Florence Foster Jenkins)

 ATTORE NON PROTAGONISTA

Mahershala Ali (Moonlight)
Jeff Bridges (Hell or High Water)
Lucas Hedges (Manchester by the Sea)
Dev Patel (Lion)
Michael Shannon (Nocturnal Animals)

ATTRICE NON PROTAGONISTA

Michelle Williams (Manchester by the Sea)
Viola Davis (Fences)
Nicole Kidman (Lion)
Octavia Spencer (Hidden Figures)
Naomie Harris (Moonlight)

 

SCENEGGIATURA ORIGINALE

La La Land
Hell or High Water
The Lobster
Manchester by The Sea
20th Century Women

 

SCENEGGIATURA ADATTATA 

Arrival
Fences
Hidden Figures
Lion
Moonlight

 MIGLIOR FILM STRANIERO 

Land of Mine (Danimarca)
A Man Called Ove (Svezia)
Il Cliente (Iran)
Tanna (Australia)
Toni Erdmann (Germania) 

 

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Oceania
Zootropolis
Kubo e la spada magica
The Red Turtle
My Life as A Zucchini

 

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Arrival
La La Land
Lion
Moonlight
Silence

 

MIGLIOR MONTAGGIO

La La Land
Arrival
Moonlight
Hell or High Water
Hacksaw Ridge

 

MIGLIOR SCENOGRAFIA

Arrival
Fantastic Beasts and Where To Find Them
Hail Caesar
La La Land
Passengers

 

MIGLIORI COSTUMI

Allied
Fantastic Beasts and Where To Find Them
La La Land
Jackie
Florence Foster Jenkins

 

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE

A Man Called Ove
Star Trek Beyond
Suicide Squad

 

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI 

Rogue One: A Star Wars Story
Deepwater Horizon
Doctor Strange
Il Libro della Giungla
Kubo e la spada magica

 

MIGLIOR SONORO

Arrival
Hacksaw Ridge
La La Land
Rogue One: A Atar Wars Story
13th

 

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

Arrival
Deep Water Horizon
La La Land
Hacksaw Ridge
Sully

 

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE

La La Land
Jackie
Lion
Moonlight
Passengers

 

MIGLIOR CANZONE

City of Stars (La La Land)
Audition (La La Land)
Can’t Stop the Feeling (Trolls)
The Empty Chair (Jim: The James Foley Story)
How Far I’ll Go (Oceania)

 

MIGLIOR DOCUMENTARIO 

Fuocoammare
I Am Not Your Negro
Life
Animated
OJ: Made in America
13th

 

MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO

Extremus
4.1 Miles
The White Helmets
Joe’s Violin
Watani My Homeland

 

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO 

Ennemis Interieurs
La Femme et le TGV
Silent Nights
Sing
Timecode

 

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE

Pearl
Piper
Blind Vaysha
Pear Cider and Cigarettes
Borrowed Time

 

 

 

BUON NATALE DA ACCREDITATI!

BUON NATALE DA ACCREDITATI!

Il team di ACCREDITATI augura a tutti un sereno e gioioso periodo di Feste!

Un ringraziamento particolare va a Daniele Panerai, per l’amichevole realizzazione dell’immagine che sintetizza la nostra idea di “Natale accreditato”, ricco di quelle suggestioni che solo lo schermo di un cinema o il palco di un teatro sono in grado di regalare a chi abbia la voglia e la capacità di stupirsi ogni volta quando le luci si abbassano e si apre il sipario.

santa2

ROGUE ONE: A STAR WARS STORY di Gareth Edwards, 2016

ROGUE ONE: A STAR WARS STORY di Gareth Edwards, 2016

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…una guerra civile galattica infiamma l’universo. L’Alleanza ribelle all’Impero status quoriesce ad ottenere i piani segreti di una potente arma in grado di distruggere un intero pianeta, la Morte Nera.

Rogue One è il primo spin-off della saga di Guerre Stellari, arrivata al settimo episodio (2015); gli eventi narrati si collocano tra Episodio III (2005) ed Episodio IV (1977) e sviluppano il testo introduttivo del film del 1977 che scorre sullo schermo. Forse per questo, in Rogue One non ci sono i famosi titoli di testa che scorrono nello spazio ed anche la familiare colonna sonora di Williams si riconosce ma è diversa.

Il film segue un evento fondamentale alla trama globale della saga ovvero la prima vittoria dell’Alleanza ribelle sull’Impero che governa la galassia con il terrore. Un gruppo disorganizzato di ribelli “canaglie” (rogue in inglese) si ribellano all’Impero con l’intento di distruggere la nuova temibile arma imperiale, la Morte Nera, una stazione spaziale orbitante in grado di distruggere con un raggio laser un intero pianeta. In un terribile conflitto riescono a rubare i piani di costruzione della Morte Nera. Questo permetterà al prescelto, Luke Skywalker, di distruggerla riportando una nuova speranza nella galassia ed il sacrificio di questo gruppo di uomini sarà ripagato. Il film si chiude con la scena che precede la prima di Episodio IV: Una Nuova Speranza.

Restano centrali i temi tradizionali di Star Wars, la speranza, la forza e il sacrificio. Una speranza, seppur generica, alimenta la ribellione. La forza è intensa nella protagonista, la dura Jyn Erso, interpretata dalla graziosa attrice inglese, Felicity Jones. La relazione padre-figlio, centrale nella saga, è qui rappresentata dal rapporto tra Jyn ed il padre Galen (Mads Mikkelsen) il costruttore della Morte Nera che ha anche progettato come distruggerla; sarà compito di sua figlia trovare i documenti e consegnarli all’Alleanza. La giovane donna coraggiosa è affiancata nell’impresa da un manipolo di uomini tra cui una spia, un pilota traditore, un droide con il senso dell’umorismo, uno Jedi mancato ed un samurai con il bazooka. I personaggi collaterali alla saga di Guerre Stellari diventano, in Rogue One, i protagonisti. Sono umani e inneggiano alla Forza ma non ci sono i cavalieri Jedi.

E’ un film di guerra, che con l’intensa violenza e la distruzione di massa, si discosta lievemente dalla saga tradizionalmente fantascientifica, ed esplora il conflitto stellare da un punto di vista soprattutto militare.

Data di pubblicazione: 15/12/2016


Scopri con un click il nostro voto:

CAPTAIN FANTASTIC di Matt Ross, 2016

CAPTAIN FANTASTIC di Matt Ross, 2016

Una storia in bilico tra utopia e realtà. Una riflessione sul valore della famiglia e su quello della scoperta. Un film colorato ed eccentrico, capace di emozionare e far riflettere.

Negli alti e fitti boschi del Nord America, in una capanna in legno con annessa serra, vive da 10 anni un padre – Ben Cash (interpretato da Viggo Mortensen), con i suoi 6 figli, mentre la mamma – Leslie – è ricoverata da qualche mese in una casa di cura  per  un disturbo bipolare della personalità.

Tra pericolose arrampicate sulle rocce e allenamenti fisici impegnativi, come fossero soldati delle forze speciali, tra cacce al cervo armati di affilati coltelli, cene rischiarate dalla luce del fuoco, allietate da letture di classici e dalla gioia di fare musica insieme suonando chitarre ed armoniche, Ben – che non ha nulla del supereroe come ricorda il titolo, ma evoca piuttosto il capitano mio capitano – si prende cura amorevolmente dell’animo e della mente dei suoi ragazzi impartendo loro un’educazione rigorosa che li possa rendere delle persone speciali.

La morte della mamma tuttavia lo costringe a lasciare quell’eden, tenacemente costruito, e ad affrontare un viaggio con i suoi figli sul loro magnifico bus/caravan/biblioteca.

Durante questo viaggio nel mondo esterno dove i ragazzi scopriranno che “Nike” non è solo una dea greca ma più note scarpe o che un pollo si può comprare già pronto al supermercato, dove senza smartphone o Xbox, ma accompagnati dalla consapevolezza di loro stessi, capiranno anche che la vita è … scoprire gli altri.

Il film fa riflettere su cosa significhi essere genitore, sull’abnegazione che spesso porta con sé e su quanto questa sia davvero un bene per i nostri figli.

Film colorato ed eccentrico che fa pensare ed emozionare.

Captain Fantastic è stato il vincitore del premio del pubblico BNL nell’ 11^ Festa del cinema di Roma.

data di pubblicazione:8/12/2016


Scopri con un click il nostro voto:

 

 

 

 

 

 

 

 

LA VERITÀ NEGATA di Mick Jackson, 2016

LA VERITÀ NEGATA di Mick Jackson, 2016

La professoressa di storia moderna dell’ebraismo Deborah Lipstadt accusa in un suo libro lo storico e saggista britannico David Irvin perché sostenitore di tesi che negano l’Olocausto. Irvin la cita in giudizio per diffamazione ma, secondo il sistema legale inglese, spetta all’imputato l’onere della prova.

 

Il termine inglese denial indica, nel film omonimo diretto dal regista e produttore televisivo Mick Jackson arrivato nelle nostre sale con il titolo La verità negata, colui che nega l’evidenza dei fatti o, come meglio lo definisce la protagonista, un negazionista. La professoressa americana Deborah Lipstadt (Rachel Weisz), parlando in uno dei suoi libri sullo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, si scaglia contro lo storico David Irvin (Timothy Spall) che sostiene apertamente la tesi che l’Olocausto sia tutta una invenzione ideata da Israele per ricavarne vantaggi economici e politici. Irvin intenta contro la Lipstadt una causa per diffamazione che verrà sottoposta al giudizio di una corte inglese: la particolarità del sistema giudiziario inglese è che l’onere della prova non è, come in America, a carico dell’attore che promuove la causa bensì a carico della parte convenuta. Dunque, Deborah Lipstadt si troverà a dover dimostrare l’infondatezza delle accuse per diffamazione non mediante la prova della verità dei fatti narrati nel proprio libro, bensì mediante la prova degli errori commessi dal negazionista Irvin. Per riuscire nell’impresa, verrà sostenuta dal famoso avvocato Julius, tra i migliori di tutta la City, e dal suo team, la cui strategia difensiva, estremamente accurata e lungimirante, non poggerà sulla schiacciante prova testimoniale dei sopravvissuti allo sterminio di Auschwitz.

La verità negata è un thriller giudiziario che, seppur presenti nella sceneggiatura dei punti di debolezza, si avvale di un buon cast e tratta molto bene il profilo legale e processuale del contenzioso in materia di diffamazione, tema che rende la pellicola particolarmente interessante ed intrigante: senza ricorrere a troppi colpi di scena o ad immagini capaci di sorprendere, il film coinvolge per due ore senza annoiare. Il processo (che realmente durò otto settimane), riesce infatti a calamitare lo spettatore tenendolo abilmente ed alquanto “incredibilmente” con il fiato sospeso, a causa di una palmare incertezza dell’esito che trapela dal volto imperscrutabile del Giudice designato e da alcuni sue inaspettate osservazioni rese in occasione dell’ultima arringa.

Ci troviamo di fronte ad una storia vera come è pur vero, purtroppo, che esistono ancora oggi diversi gruppi estremisti antisemiti che, in quanto negazionisti, affermano il contrario di quanto perpetuato nei lager.

data di pubblicazione:17/11/2016


Scopri con un click il nostro voto: