75. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA – LA BIENNALE DI VENEZIA, 29.08—–8.09 2018

Oggi alle ore 11, in un’assolata mattinata di luglio, al cospetto di una folla di critici cinematografici, giornalisti, appassionati e curiosi, si è tenuta, presso il cinema Moderno di Piazza della Repubblica in Roma, la conferenza stampa in cui è stato comunicato il programma della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il Presidente della Biennale Paolo Baratta, che come di consueto ha aperto la conferenza stampa, tra le novità di quest’anno ha annunciato che in concomitanza con il Festival sarà allestita, presso lo storico Hotel Des Bain al Lido e grazie alla disponibilità della società Coima Sgr, un’esposizione sulla storia della Mostra del cinema che attinge ai materiali dell’Archivio Storico, dal titolo Il cinema in Mostra: volti e immagini dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 1932-2018. L’esposizione includerà foto, filmati, documenti e materiali per lo più inediti sulla storia della Mostra, fatta eccezione per dodici anni di cui, per motivi diversi, non si è conservata memoria delle relative edizioni della manifestazione. Il Direttore del Settore Cinema Alberto Barbera, che curerà l’esposizione, dopo l’intervento del Presidente Baratta, ha iniziato il suo di intervento cominciando dai ringraziamenti a tutti coloro che ogni anno rendono possibile la realizzazione di quello che è il più antico Festival del Cinema al mondo.

Quest’anno sono stati esaminati in poche settimane più di 3.500 film e scelte molte pellicole di genere quali western, commedie, musical, crime story, con cui molti autori si sono misurati, per un programma che già dai primi accenni si preannuncia esplosivo.

La selezione, contrariamente al passato, forse sull’onda di altre innovative rassegne, sembra andare più incontro ai gusti degli appassionati piuttosto che a quello dei critici per la diversità di film presentati. Ricchezza e varietà, come ha più volte sottolineato Barbera, sono dunque le caratteristiche del cinema contemporaneo di questa nuova edizione della kermesse veneziana: autori affermati, alcuni dei quali per la prima volta a Venezia, ma anche 11 nuovi registi, molti dei quali nella Sezione Orizzonti, tante opere prime e seconde. Tra i classici, si contano 17 film restaurati e 8 documentari sul cinema uno dei quali è su Buster Keaton ed un altro sulle donne, con la voce narrante di Tilda Swinton.

Da quest’anno la Sezione Cinema in giardino si chiamerà “Sconfini”, con al suo interno una categoria estremamente eterogenea di pellicole provenienti da tutto il mondo, mentre 13 saranno i cortometraggi.

Per la Sezione “Orizzonti”, 19 saranno le pellicole tutte di autori poco conosciuti, tra cui 8 opere prime; tra i film di questa sezione il 29 agosto, giorno di apertura del Festival, verrà proiettata Sulla mia pelle pellicola di Alessio Cremonini sul caso Cucchi con Alessandro Borghi, padrino della passata edizione del Festival, veste che quest’anno sarà affidata a Michele Riondino; mentre Un giorno all’improvviso vede il debutto di Ciro D’Emilio, un po’ come fu per Dario Albertini con il suo Manuel lo scorso anno.

Nella Sezione Fuori Concorso, che quest’anno annovera 10 documentari, attesissimi sono l’Evento Speciale The other side of the wind di Orson Wells, completato e restaurato, A star is born con Lady Gaga e di Bradley Cooper nella triplice veste di regista, attore e cantante per questo quarto remake del film, e La quietud di Pablo Trapero, considerato come la continuazione ideale de Il clan, L’amica geniale del nostro Saverio Costanzo tratto dai romanzi della misteriosa Ferrante, serie tv prodotta da Netflix che pur non essendo ascrivibile a pieno titolo per il cinema, ha la stessa valenza che ebbe lo scorso anno The Young Pope di Sorrentino; ed infine, ma non ultimo, Dragged Across Concrete con Mel Gibson e Vince Vaughn.

21 le pellicole in Concorso in prima mondiale, tra queste sono da segnalare la pellicola che aprirà il Festival First man di Damien Chazelle preannunciata come una film diametralmente opposto al pluripremiato La La Land presentato a Venezia 73, l’ironico film western europeo girato tra la Spagna e la Romania The sisters brothers con un cast tutto americano, il sorprendente, come lo ha definito Barbera, Vox Lux di Brady Corbet con Natalie Portman e Jude Law, oltre all’atteso Suspiria, definito come il film più ambizioso di Luca Guadagnino con Tilda Swinton che riveste ben tre ruoli, per passare infine all’ultimo attesissimo film dei fratelli Coen The ballad of Buster Scruggs, un western in 6 episodi. Qui di seguito tutti i titoli dei film in Concorso:

First man di Damien Chazelle (film di apertura)

Napszállta (Sunset) di Laszlo Nemes

The mountain di Rick Alverson

Doubles vies di Olivier Assayas

The sisters brothers di Jacques Audiard

The ballad of Buster Scruggs di Joel e Ethan Coen

Vox Lux di Brady Corbet

Roma di Alfonso Cuaron

22 July di Paul Greengrass

Suspiria  di Luca Guadagnino

Werk ohone autor (Opera senza autore) di Florian Henckel Von Donnensmarck

The nightingale di Jennifer Kent

The favourite di Yorgos Lanthimos

Peterloo di Mike Leigh

Capri – Revolution di Mario Martone

What you gonna do when the world’s on fire? di Roberto Minervini

Frères Ennemis di David Oelhoffen

Nuestro tiempo di Carlos Reygadas

At eternity’s gate di Julian Schnabel

Acusada di Gonzalo Tobal

Zan (Killing) di Shinaya Tsukamoto

Accreditati sarà presente al Lido durante tutta la durata del Festival. Dunque, arrivederci a Venezia!

data di pubblicazione:25/07/2018

3 Commenti

  1. Per chi avrà la fortuna di esserci sarà davvero una delizia: mai come in questa occasione la varietà e la qualità sembrano incontrarsi appieno. C’è spazio per la commedia, il noir, l’introspezione, il rapporto fra le etnie differenti, e persino il ritorno ai western. Ci saranno grandi registi( i Cohen,Audiard, Cuaròn,Leigh, per citarne alcuni), altri attesi con curiosità a una riconferma ( Chazelle,Guadagnino), altri all’esordio assoluto con opere prime.Ma, ripeto, la vera cifra distintiva della rassegna, mi sembra la scelta di proporre titoli più vicini al sentire del pubblico e meno a quello di una critica paludata, naturalmente senza per questo scadere verso il “commerciale” spinto.

  2. Il programma promette davvero bene! Grazie per le vostre puntuali anticipazioni!

  3. Che meraviglia di programma! Una vera chicca per noi tutti che seguiamo Accreditati !!!!

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